Il 20 gennaio 2015, una parte del gruppo dell'orto collettivo di via Massari è andato in visita ad una cascina che si trova nella zona ovest di Torino chiamata Basse Dora o Pellerina dal nome del più grande parco cittadino lì ubicato.
Lo spunto per questa gita è stata la ricerca di letame, da utilizzare per riscaldare la nostra serra invernale ed altro.
Le coordinate per raggiungere la cascina Frus sono state date da Elisabetta la quale, giunta dalla Calabria intorno ai primi anni Sessanta per raggiungere a Torino il marito piemontese, un tempo abitò lì a fianco.
Le superstiti cascine a Torino, sparse in un tessuto urbano periferico caratterizzato da grandi casermoni che poco concedono all'estetica, sono squarci di poesia che custodiscono la memoria del luogo [a questo proposito è da leggere assolutamente S.Settis, Se Venezia muore, Einaudi 2014].
Resistono ancora oggi nell'area metropolitana di Torino molte cascine, alcune già presenti nelle carte di fine ‘500. Si tratta di edifici rurali di pianura (grange) a pianta rettangolare a due livelli e ampia corte centrale; al piano terreno stalla e cucina, camere e fienili al secondo; ancora diffuse le coltivazioni orticole.
Un po' di storia....
Già nella Carta Topografica della Caccia del 1762 è visibile un edificio, denominato “Casotto”, a manica unica adiacente alla strada che conduceva a Collegno. Al suo interno è ancora oggi visibile una targa in ghisa, precedentemente posta sul caminetto della cucina, che riporta la data del 1759 attestandone l’origine settecentesca. Nel 1790, l’architetto Amedeo Grossi, nella Carta Corografica dimostrativa, la rileva con pianta ad “L” attribuendone la proprietà al “signor Conte Nomis di Pollone”. In quel periodo il paesaggio circostante è caratterizzato da campi, prati, bealere e fabbricati rurali; di fronte al Cascinotto vi è la cascina Mineur. Nelle Mappe del Catasto Gatti (1820-40), la cascina viene denominata Perrone, dal nome del proprietario Cav. Giacinto Perrone di S. Martino. L’impianto planimetrico appare invariato e sono segnalati, oltre ai campi e gli orti, anche la casa rustica, stalle e fienili, casi da terra (deposito di prodotti e attrezzi agricoli), l’aia e uno stagno.
Oggi il Cascinotto è adibito per metà a magazzino e rimessa per camion, mentre la restante parte, di proprietà della famiglia Frus dal 1937, è ancora destinata alle attività agro-pastorali. I bovini di razza Piemontese nella stagione favorevole pascolano nei dieci ettari di terreno disponibili intorno alla cascina. Fino al 1965 le attività produttive della Famiglia Frus erano rivolte principal-mente all'allevamento di vacche da latte (circa venticinque) con produzione e vendita di latte e burro. Attualmente invece vengono allevate vacche da carne e vitelli da macello.
Sitografia:
http://www.comune.torino.it/circ4/eut/luoghi4itin_cascine.html
http://www.museotorino.it/view/s/f258ec77d37843ea9d614c44096c8bd2